Stessa caccia, molti
cacciatori

Probabilmente trae origine dalla mitologia nordica e si diffonde in Bretagna, Francia, Germania, fino alle Alpi: così Odino si trasforma in Re Artù (Britannia), Carlo Magno (Francia), Nuada (Irlanda), Gwyn Ap Nudd (Galles) seguito dal suo branco di segugi bianchi con orecchie color sangue, re Waldemar (Danimarca), l’Exercito Antiguo (Spagna).
Nell’Inghilterra meridionale diventa Herla, un leggendario re dei Bretoni, famoso per il suo viaggio senza ritorno nel regno Oltremondano.
In età post cristiana la cavalcata viene guidata dal diavolo stesso e la processione diventa un corteo di anime dannate, la cosiddetta Masnada Hellequin.
Mesnie Hellequin -
Arlecchino
La prima testimonianza
scritta di cui si dispone è contenuta nell’Historia
Ecclesiastica, scritta dallo storiografo Normanno Orderico
Vitale nella prima metà del 1100 d.C., che riporta il
racconto del prete normanno Gualchelmo; la notte di capodanno egli è
testimone del passaggio della Familia Herlequini – la
Masnada Hellequin. Il corteo (exercitus mortuorum) è
composto da esseri infernali e mostruosi che infliggono atroci pene
ad anime, sia uomini che donne, destinate alla dannazione.
L’etimologia del
termine è controversa: potrebbe indicare sia “gli uomini, i
soldati di Herla” (in inglese antico thegn =soldato), così
come “il cane di Herla” (in patois normanno quin = cane).
In entrambi i casi è probabile il suo riferimento ad uno dei
protagonisti della caccia, il Re Herla menzionato sopra. Secondo
alcuni studiosi, da questo nome deriverebbe poi la figura della
maschera Arlecchino.
La Masnada Hellequin,
variante diffusa soprattutto in Normandia, rimane conosciuta fin
verso la fine del 1800 come un’armata fantasma, guidata da Satana
in persona, composta da anime dannate, peccatori che non avevano
fatto in tempo ad ottenere l’assoluzione prima della morte,
condannati a correre per l’eternità attraverso i cieli e a
ritornare periodicamente alle loro antiche dimore.
Il culto dei morti
È importante notare la
grande variabilità del mito della caccia selvaggia, la sua capacità
di mischiarsi con altre credenze popolari e di prendere da esse
elementi, combinandoli attraverso i secoli.
Nonostante i cambiamenti
e le interpolazioni, possiamo vedere due direttrici principali nel
mito: la prima è il culto degli antenati.
La seconda riguarda i
riti che culminano nelle processioni mascherate simili al carnevale:
con l'arrivo e il diffondersi del cristianesimo, il condottiero della
caccia selvaggia è stato ridotto al rango di demone o anima dannata,
ma originariamente era certamente una divinità psicopompa, come
testimoniano anche i suoi animali, il cane ed il cavallo, di cui
abbiamo già parlato nella prima parte di questo articolo.
Entrambe, comunque, si
ricollegano ad uno scopo ben preciso: propiziarsi i morti, in quanto
essi presiedevano alla fertilità del suolo e alla fecondità del
bestiame.
Scrive Mircea Eliade:
L'agricoltura, come
tecnica profana e come forma di culto, incontra il mondo dei morti su
due piani distinti. Il primo è la solidarietà con la terra; i
morti, come i semi, sono sotterranei, penetrano nella dimensione
ctonia accessibile solo a loro. D'altra parte, l'agricoltura è per
eccellenza una tecnica della fertilità, della vita che si riproduce
moltiplicandosi, e i morti sono particolarmente attratti da questo
mistero della rinascita(...) Simili ai semi sepolti nella matrice
tellurica, i morti aspettano di tornare alla vita sotto nuova forma.
Per questo si accostano ai vivi, specie nei momenti in cui la
tensione vitale delle collettività raggiunge il massimo, cioè nelle
feste dette della fertilità, quando le forze generatrici della
natura e del gruppo umano sono evocate, scatenate, esasperate dai
riti(…)
Il banchetto
collettivo rappresenta appunto tale concentrazione di energia vitale;
un banchetto, con tutti gli eccessi che comporta, è dunque
indispensabile tanto per le feste agricole quanto per la
commemorazione dei morti. (…) anche i vivi hanno bisogno dei morti
per difendere le semine e proteggere i raccolti. La Terra-Madre o la
Grande Dea della fertilità, domina allo stesso modo il destino dei
semi e quello dei morti. Ma questi ultimi, qualche volta, sono più
vicini all'uomo, e l'agricoltore si rivolge loro perché benedicano e
sostengano il suo lavoro (il nero è il colore della terra e dei
morti)..”
La leggenda della caccia
selvaggia rappresenta quindi una ricerca della conoscenza di questo
mondo e dell'altro, mondi che costantemente interagiscono tra loro,
dove non siamo mai da soli e dove possiamo sfuggire all'angoscia
esistenziale soltanto perché sappiamo che siamo legati al futuro
grazie al ricordo.
L’insegnamento che ne
possiamo trarre tuttora è quello di non dimenticare: ricordare i
morti, i nostri antenati, così che il nostro raccolto, fisico o più
intangibile, possa crescere con la loro benedizione; altrimenti
corriamo il rischio che il passato bussi comunque alla nostra porta,
reclamando il necessario tributo.
In
Italiano
Dario
Spada, La caccia selvaggia, Società Editrice Barbarossa 1994
M. Eliade, Trattato di
storia delle religioni, Bollati-Boringhieri 2008
In inglese
Ellen
Dugan – Seasons of Witchery,
Llewellyn 2012
Jacob
Grimm, Teutonic mythology,
1880
K.
H. Gundarsson, The Folklore of the Wild
Hunt and the Furious Host, Mountain
Thunder 7(1992).
Claude
Lecouteux, Phantom Armies of the Night,
Inner Traditions 2011
Sarò per sempre in debito con il grande dottor Adeleke per aver sistemato il mio matrimonio rotto dopo che mio marito mi ha lasciato per la sua amante per 7 mesi .. la sua email è aoba5019@gmail.com o WhatsApp su +27740386124. Non ho mai creduto agli incantesimi fino a quando il mio amico non me lo ha presentato. All'inizio ero scettico su di lui perché ho sentito molto parlare di falsi lanciatori di incantesimi, ma ho messo i miei dubbi dietro di me perché volevo disperatamente riavere mio marito e ho fatto secondo quello che mi aveva detto di fare. Ora mio marito è tornato solo 48 ore dopo averlo contattato. Vivo di nuovo felicemente con mio marito dopo 6 mesi di divorzio e non mi riposerò finché non sarà conosciuto in tutto il mondo. È anche specializzato in incantesimi con denaro, lotterie, incantesimi di malattia E.T.C. Connettiti con il dottor Adeleke ora, la sua email è aoba5019@gmail.com o WhatsApp su +27740386124 ... È potente
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